Tiffany celebra il matrimonio Gay nella campagna “Will you”
Per la prima volta nella sua storia Tiffany celebra il matrimonio Gay nella campagna “Will you”
L’ovvio salta agli occhi, è cambiato il mercato, sono cambiati i target, è cambiata la pubblicità.
Prima di sollevare un polverone però facciamo una premessa: è bello che non ci sia “eccezionalità” nella cosa, che ognuno sembri finalmente libero di pensare, praticare, fare ciò che lo fa stare bene e rende felice, in questo senso sono stati fatti passi da gigante da 50 anni ad ora nella società occidentale, non è infatti Tiffany ad essere la prima a rivolgersi ad un pubblico non esclusivamente etero; basti pensare alla Rare con le foto di Toscani, o Dolce e Gabbana, con la presentazione ideale della famiglia gay.
Quello che ci premeva sottolineare è che Tiffany, uno dei colossi più conservatori in questo senso, ha sentito il bisogno di cambiare, la prova che qualcosa di tangibile è cambiato: si sta tornando ai valori genuini, quelli dei bambini che si emozionano di fronte alle emozioni degli altri.
Non vogliamo sembrare ipocriti, ma un briciolo “ottimisti”; che se la pubblicità è lo specchio della società questo riflesso ci piace, purchè porti a qualcosa di migliore…